Alluvione, delusione di Biancani e Vitri: " La Regione in Aula ha ribadito che non intende attivare alcun fondo per anticipare a famiglie e imprese i soldi necessari per tornare alla normalità".

19.10.2022

"Assurdo pensare che debbano essere i cittadini a doversi indebitare anticipando tutte le spese per ripartire. Al momento tra gli indennizzi non sono riconosciute neppure le autovetture".

"Aiuti concreti e rapidi dalla Regione per gli alluvionati". Non smette di sollecitarli il Vicepresidente Andrea Biancani (Pd) che, insieme alla consigliera Micaela Vitri, ha presentato insieme al un'interrogazione urgente, sottoscritta dal Gruppo del Pd, discussa oggi in Consiglio regionale. "Lo abbiamo sostenuto fin da subito. Serve liquidità per dare respiro a chi è stato travolto da questa tragedia e in pochissimo tempo ha perso tutto. Non basta promuovere ulteriori debiti, in attesa dei contributi dello Stato. Per questo, dopo la bocciatura dei nostri emendamenti al bilancio di assestamento e la mozione respinta nel corso della seduta dedicata all'alluvione, con la quale sollecitavamo contributi immediati a fondo perduto, abbiamo presentato un'interrogazione urgente. L'obiettivo era istituire almeno un fondo, in attesa delle risorse statali, per concedere anticipazioni alle famiglie e alle imprese, rinviando le spese meno urgenti del bilancio regionale. Ma nella risposta in Aula abbiamo avuto conferma che almeno al momento la Regione non intende attivarsi in questa direzione, lo farà eventualmente dopo aver valutato le misure nazionali e le loro tempistiche. Per noi non si può aspettare, i tempi si stanno dilatando eccessivamente e molte attività rischiano di non ripartire più. Così si alimenta lo spopolamento, soprattutto nelle aree interne, e la chiusura dei servizi".

"Dal punto di vista della copertura finanziaria, si tratterebbe di un anticipo di risorse regionali, in attesa dei trasferimenti statali. Ad un mese dalla tragedia, si sta di fatto chiedendo a cittadini e ad imprenditori di coprire le spese, quando dovrebbe essere l'ente più vicino, appunto la Regione, a garantire aiuti per ripartire subito, per poi farsi ristorare dallo Stato. Le conseguenze sul territorio sono enormi, fino ad oggi solo i Comuni hanno già conteggiato danni di somma urgenza per circa 78 milioni di euro".

"Le risorse stanziate finora dalla Regione per la copertura degli interessi e degli oneri relativi a nuovi prestiti non sono sufficienti per riavviare le attività, soprattutto nel contesto attuale, segnato da crisi energetica, inflazione e con un Governo ancora da insediare. In molte piccole imprese produttive e commerciali è fondamentale riacquistare beni durevoli per ricominciare a lavorare, altrimenti rischiano di non riaprire più".

"Non tutte le imprese si trovano nella situazione di poter contrarre nuovo debito e non tutte le famiglie hanno liquidità per poter riacquistare i beni irrimediabilmente danneggiati dall'alluvione, come gli arredi e gli elettrodomestici. Inoltre un aspetto non secondario sono le automobili, centinaia di veicoli distrutti, al momento neppure riconosciute per gli indennizzi. Eppure adesso le auto sono essenziali per ricominciare a muoversi in autonomia, per il lavoro, per raggiungere i servizi, per le attività dei figli, e molti alluvionati non hanno la disponibilità finanziaria per ricomprarle".

"La Regione deve fare la sua parte, anticipando ristori concreti e rapidi, per poi farsi riassegnare le risorse attraverso i trasferimenti statali. Non possono essere i cittadini a doversi indebitare, anticipando tutte le spese per tornare alla normalità".

Di Andrea Biancani, Vicepresidente del Consiglio regionale