Biancani: “Alzheimer una malattia che interessa migliaia di persone". "Insufficiente la risposta del servizio pubblico a sostegno delle famiglie". È importante un riconoscimento e un sostegno della Regione; senza di loro molte famiglie rimarrebbero sole.

31.10.2022


Interrogazione, del Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani, per chiedere il riconoscimento e la valorizzazione delle realtà di volontariato che fanno attività per le persone affetta da disturbi neuro-cognitivi, demenza e Alzheimer.

"Nel nostro territorio, purtroppo, sono sempre di più le persone, in particolare gli anziani, che sviluppano patologie cronico-degenerative che comportano disturbi neuro-cognitivi, la demenza e l'Alzheimer. Basti pensare che nelle Marche gli ultrasessantacinquenni rappresentano circa un quarto della popolazione e fra questi circa 35000 soffrono di demenza o di disturbi neuro-cognitivi minori, di cui oltre 17000 di Alzheimer".

"Nella nostra provincia parliamo quindi di migliaia di persone a cui attualmente il sistema sanitario fatica a dare risposte concrete, creando notevoli disagi per molte famiglie".

"Di recente è arrivata la buona notizia della riapertura a Galantara di 8 posti letto per malati con patologie medio-gravi, ma è evidente che questi non bastano a soddisfare la domanda, costringendo tante famiglie ad accudire, con grandi sforzi e costi, i loro cari in casa. Davanti a migliaia di richieste che arrivano da tutto il territorio i posti disponibili sono poche decine".

"La risposta che il nostro sistema socio-sanitario dà nei territori purtroppo è insufficiente, in particolare nella fase iniziale e lieve della malattia, dove la famiglia deve gestire sostanzialmente da sola la situazione. L'intervento di tante associazioni di volontariato che forniscono luoghi di aggregazione e servizi importantissimi per queste persone risulta, in molti casi, indispensabile per dare una prima risposta alle persone e alle loro famiglie. Un esempio è l'associazione Nonno Mino che gestisce centri e attività a Pesaro, Urbino, Tavullia e Vallefoglia."

"Queste realtà si sostituiscono al sistema socio-sanitario intervenendo in particolare nella fase iniziale dell'emergere delle patologie, dando risposta alle tante persone con disturbi lievi, che non richiedono strutture attrezzate e per cui il sistema pubblico oggi non ha la capacità, di dare un servizio di massa e diffuso. Capacità che, purtroppo, non avrà neppure nei prossimi anni."

"Organizzano attività sensoriali, cognitive, motorie, occupazionali e relazionali che sono fondamentali in un'ottica di prevenzione, per rallentare il decadimento cognitivo, contribuendo al benessere fisico e psicologico della persona ed evitano anche il completo isolamento sociale, permettendo, fatto non trascurabile, allo stesso tempo alle famiglie di conciliare l'impegno di cura con gli impegni lavorativi e familiari".

"Ad oggi, però, manca da parte della Regione il riconoscimento del grande lavoro che le associazioni fanno.

Molte realtà vivono grazie alle prestazioni gratuite dei volontari, alle donazioni di privati, a finanziamenti di progetti che presentano e realizzano. Molto spesso la mancanza di risorse blocca lo sviluppo di queste realtà, che altrimenti potrebbero dare risposte a molte più persone. A questo si aggiunge l'aumento delle spese che sta colpendo tutti e che rischia di mettere a rischio anche queste attività".

"Per questo, nell'interrogazione propongo alla Regione di formalizzare un percorso di collaborazione con gli enti del terzo settore che gestiscono tali attività di volontariato nei confronti delle persone affette da demenza, disturbi neuro-cognitivi e Alzheimer (così come già sperimentato per altre patologie) che sono diventati, nel tempo, punti di riferimento anche per il sistema socio-sanitario di assistenza territoriale, proprio perché danno risposte in un'area della prevenzione nella quale purtroppo il servizio pubblico non è strutturato per intervenire direttamente."

"Mi auguro che tutto il Consiglio riconosca il valore dei servizi che queste realtà offrono al territorio, e ai nostri anziani in particolare, e che la Regione avvii un percorso di riconoscimento e sostegno anche attraverso dei bandi appositamente dedicati o con il coinvolgimento degli Ambiti Territoriali e Sociali."

L'interrogazione è stata sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal Gruppo PD.

Di Andrea Biancani - Vicepresidente Consiglio Regione Marche