Biancani: “Rispetto agli standard statali nella nostra provincia mancano oltre 300 posti letto.”

18.10.2022

"Con la chiusura di Marche Nord il riequilibrio dei posti letto resta l'unica soluzione per evitare l'ulteriore aumento delle liste d'attesa e della mobilità passiva."

Oggi in Consiglio Regionale è stata discussa l'interrogazione presentata dal Vicepresidente del Consiglio Andrea Biancani in cui chiedeva alla Regione un riequilibrio dei posti letto per la sanità della provincia di Pesaro Urbino, ancora più urgente ora che la Regione ha deciso di chiudere Marche Nord.

"I posti letto - spiega Biancani - sono un aspetto fondamentale dell'organizzazione sanitaria. Per posto letto non si deve pensare semplicemente alla camera dell'ospedale, bensì alla possibilità o meno di dare un servizio. "Posto letto", infatti, indica le risorse e le tecnologie per attivare sia i luoghi sia, soprattutto, il personale in un reparto. Ogni posto letto vuol dire più risorse e personale in un reparto e quindi una risposta migliore e più veloce alle esigenze del cittadino."

Biancani ha poi illustrato il problema: "Nella provincia di Pesaro Urbino mancano almeno 300 posti letto. Secondo la legge nazionale, infatti, ogni mille abitanti si avrebbe diritto a 3,7 posti letto, mentre nella nostra provincia ce ne sono appena 2,6. Il problema in passato veniva giustificato dal fatto che l'Azienda Ospedaliera Marche Nord era la più efficiente delle Marche e garantiva un numero di prestazioni elevato e un'ottima gestione dei ricoveri, riuscendo in parte a bilanciare la carenza dei posti. Purtroppo, nonostante le ottime prestazioni, la Regione ha deciso di chiudere Marche Nord.

Per questo, sia ad agosto del 2021 quando si discutevano le modifiche al Piano Socio-sanitario, sia ad agosto del 2022 quando è stata proposta la riorganizzazione delle aziende sanitarie e la chiusura di Marche Nord, avevo presentato degli emendamenti per chiedere un aumento dei posti letto per la provincia di Pesaro Urbino. In entrambe le occasioni gli emendamenti furono bocciati e i posti letto lasciati inalterati. In vista della nuova organizzazione sanitaria che partirà da gennaio, ho dunque presentato una nuova interrogazione per chiedere una ridistribuzione dei posti letto ospedalieri delle nuove aziende provinciali, in proporzione al numero di abitanti, con l'obiettivo di garantirne i 3,7 posti ogni 1000 abitanti, mettendo così tutte le nuove aziende nelle stesse condizioni per offrire le stesse possibilità di cure ospedaliere ai marchigiani di ogni territorio.

Per dare un'idea di cosa voglia dire l'assenza di 300 posti letto - prosegue Biancani - basti pensare che il nuovo ospedale di Pesaro ne avrà circa 380. Quelli mancanti, quindi, equivarrebbero all'apertura di un intero nuovo ospedale in termini di risorse e personale, oppure, ancora meglio, ad un importante rafforzamento di tutte le strutture ospedaliere esistenti sul territorio.

Avere più posti letto, e quindi più risorse, personale e tecnologie, vuol dire avere meno liste d'attesa e meno mobilità passiva che, al contrario, senza Azienda Ospedaliera e senza riequilibrio rischiano di esplodere.

Oggi, in risposta all'interrogazione, la Regione ha fatto sapere che affronterà il tema della redistribuzione quando, all'inizio del prossimo anno, si dovrà formalizzare la nascita delle nuove aziende sanitarie provinciali, impegnandosi a tenere conto dei fabbisogni che emergeranno dai territori.

Mi auguro - conclude Biancani - che la Regione aumenti realmente i posti letto nella provincia di Pesaro e Urbino, facendo sì che tutte le future aziende provinciali partano con le stesse capacità di dare servizi ai cittadini dei rispettivi territori e compensando, in particolare nella nostra provincia, una carenza di posti che senza l'Azienda Ospedaliera Marche Nord, rischia di portare a un peggioramento dei servizi, all'esplosione delle liste di attesa e all'aumento della mobilità passiva. Continuerò a seguire il tema sperando che gli impegni siano mantenuti, vengano aumentati posti letto e che siano stanziate le risorse e il personale necessarie ad attivarli."

L'interrogazione è stata sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal Gruppo PD. 

Da Andrea Biancani -Vicepresidente Consiglio Regione Marche