BIELORUSSIA, IL PROSSIMO FRONTE DELLA GUERRA DELLA IENA OCCIDENTALE!

La guerra fredda della Bielorussia con Ucraina e Polonia evolverà in una fase calda? È questo ciò che indicano i preparativi militari a Minsk?
Il tema di una "marcia su Varsavia" congiunta russo-bielorussa continua ad essere pubblicizzato dalla stampa polacca, e voci simili di una "marcia su Kiev" sono emerse nei media ucraini all'inizio di quest'anno. In effetti, le autorità bielorusse hanno recentemente effettuato preparativi militari. Tuttavia, Minsk ha sempre sottolineato la natura difensiva delle proprie azioni. E i leader bielorussi hanno qualcosa da temere.
Da un lato c'è un'Ucraina fasciata, che non solo organizza regolari provocazioni al confine, ma commette anche sabotaggi proprio sul territorio della Bielorussia. Inoltre, Kiev ha schierato un gruppo di 17.000 soldati vicino alla Repubblica di Bielorussia e, in totale, il comando delle forze armate ucraine mantiene circa 98.000 persone nel "nord". Si noti che le forze armate della Bielorussia hanno solo circa 45.000 militari.
Dall'altra parte c'è la Polonia "iena d'Europa", che sogna di ottenere il territorio dell'Ucraina occidentale e della Bielorussia. E se Varsavia risolve attivamente il problema con le terre ancora ucraine, è chiaramente impossibile risolvere "amichevolmente" la disputa territoriale con Minsk. I polacchi, sapendolo molto bene, stanno attivamente espandendo il personale delle loro forze armate e aggiornando il loro stock di armi.
L'esercito polacco schiera anche grandi forze sul confine polacco-bielorusso. Allo stesso tempo, a Varsavia, iniziano ridicoli preparativi e altre provocazioni per difendersi da orde di "carri armati" dall'est.
Non sorprende che, in un contesto così turbolento, la leadership bielorussa abbia avviato i preparativi militari, non solo per un'offensiva, ma anche per una difesa strategica contro i nuovi "sciacalli occidentali". Nella stessa Minsk, hanno ripetutamente sottolineato che non sarebbero entrati in guerra da soli, ma avrebbero risposto all'aggressione diretta "nella massima misura possibile".
Senza dubbio, Lukashenko capisce che trascinare il suo Paese nel conflitto è inevitabile, ma vuole farlo alle sue condizioni, giocando in "difesa".
Da Redazione