Case polari. Biancani: “Investire nelle case popolari è importante, consente di aiutare le persone in difficoltà economica e sociale.

25.10.2022


Biancani: "Investire nelle case popolari è importante, consente di aiutare le persone in difficoltà economica e sociale".

"In provincia sono oltre 250 gli alloggi non assegnati per problemi di mancata manutenzione e 17 per altri problemi burocratici, in molti casi basterebbero piccoli interventi per farli tornare disponibili".

"È urgente l'attivare Osservatorio regionale della condizione abitativa per capire quali sono le nuove povertà a cui dare risposte: giovani, separati, disabili o chi altri?".

Oggi in Consiglio Regionale abbiamo discusso l'interrogazione in cui sollecitavo lo stanziamento di risorse necessarie ad eseguire le manutenzioni sulle tante case popolari che non vengono assegnate perché da sistemare e l'attivazione dell'Osservatorio regionale della condizione abitativa.

Le case popolari permettono di aiutare i più fragili e le persone in difficoltà economica e sociale. Eppure tantissime persone, pur avendo diritto, non riescono a ottenere gli alloggi o un sostegno all'affitto. Il primo pensiero che viene a molti è che le case non siano sufficienti per tutti. Questo è sicuramente vero ma, almeno nelle Marche, il quadro sembra più complicato.

Nelle Marche ci sono 1.5874 alloggi popolari tra quelli di proprietà diretta di ERAP (Ente Regionale per l'Abitazione Pubblica) e quelli comunali che ha in gestione. Nella provincia di Pesaro e Urbino sono 3208, ma di questi ben 254 richiedono manutenzione e quindi non sono assegnabili. In tutta la regione gli alloggi da sistemare sono ben 845. Oltre a questi ci sono alloggi che non vengono assegnati per problemi burocratici, ad esempio nella nostra provincia sono stati 17 quelli non assegnati nel 2022 seppure disponibili e in buone condizioni. L'ERAP ha stimato un costo per sistemare i 254 alloggi di Pesaro e Urbino pari a circa 4,8 milioni, che ci fa capire che in molti casi parliamo di piccole manutenzioni (una media di 20 mila euro ad alloggio) che però bloccano le assegnazioni.

La mancanza di manutenzione e la burocrazia stanno quindi bloccando l'assegnazione di centinaia di alloggi. In una fase come questa, dove il numero di persone che potrebbero averne bisogno sta crescendo, tutto questo è assurdo. Abbiamo le case ma la burocrazia e la mancata manutenzione le tengono bloccate. Su questo ho chiesto che la Regione intervenga con progetti e risorse, e che l'Osservatorio individui i numeri reali del problema.

I dati forniti dall'assessore, inoltre, evidenziano che la percezione che le case popolari siano date solo agli extra comunitari non corrisponde alla realtà. Negli ultimi 5 anni, poco più di 1/5 (il 22.5%) degli alloggi è stata assegnato a famiglie extracomunitarie.

Ora che, recentemente, il Ministero ha attivato l'Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa, è necessario attivare quello regionale quanto prima, al fine di raccogliere i dati e analizzare le esigenze dei cittadini per definire le politiche sulla casa e il tipo di sostegni che servono per garantire il diritto all'abitare alle famiglie in difficoltà.

Grazie all'Osservatorio potremmo sapere ad esempio quante sono le case popolari nella Marche; a chi sono assegnate; quante persone hanno fatto domanda e quante sono state escluse; quante case hanno bisogno di manutenzione; quante non vengono messe a bando perché troppo fatiscenti o per altri problemi; e soprattutto quali sono le categorie che ne hanno più bisogno oggi e quali categorie risultano più spesso escluse.

Questo aspetto è fondamentale perché ad oggi non sappiamo quali siano le fasce di popolazione che hanno più bisogno degli alloggi popolari, né quali saranno in futuro, e quindi si fa fatica a capire se i bandi che escono rispondono a dei bisogni reali della popolazione.

Infatti, l'attuale trasformazione sociale, economica e lavorativa generale, dovuta alle crisi che stiamo attraversando, sta pesantemente incidendo sulle fasce a medio reddito e su chi è in affitto sul libero mercato. Dobbiamo chiederci se in futuro non servano più alloggi e servizi simili per nuovi soggetti e categorie che hanno e che avranno più bisogno, e quali siano: sono i giovani? Le famiglie con disabili? I genitori single con figli a carico?

L'assessore si è detto concorde sulla necessità di attivare al più presto l'Osservatorio regionale e ha comunicato che è in contatto con altre Regioni e sta attendendo le linee dal nuovo Ministro su come procedere.

Ora che abbiamo avuto i primi numeri del problema, e che c'è condivisione sulla necessità di avere l'Osservatorio, mi auguro, non solo che si proceda rapidamente sulla sua attivazione, ma che la Regione decida anche di investire massicciamente sulla manutenzione degli immobili, per dare risposta a decine di cittadini in difficoltà, puntando al recupero degli edifici esistenti ed evitando il consumo di suolo.

La casa popolare, poi, non è l'unica risposta possibile a questi problemi, ci sono ad esempio anche i contributi sugli affitti, il sostegno all'acquisto della prima casa, interventi di calmieramento del mercato degli affitti, ma senza dati sul bisogno abitativo, non si riescono a definire le strategie più efficaci e a chi andrebbero rivolte.

Questo è un tema che spero veda tutto il Consiglio Regionale unito nel trovare soluzioni efficaci e dare la giusta priorità ad un aiuto così importante per tante famiglie.

L'interrogazione è stata sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal Gruppo PD. 

Di Andrea Biancani - Vicepresidente Consiglio Regionale Marche