Dimissioni personale sanitario, Biancani: "La riforma della Regione prevede un ospedale unico suddiviso in 4 diverse sedi, Pesaro, Fano, Urbino e Pergola".

"Con la nuova organizzazione il personale sanitario potrà svolgere i turni in tutte e quattro le strutture.
Questa prospettiva, unita alla chiusura di Marche Nord, difficilmente potrà bloccare la fuga dei medici. Il rischio è la chiusura di alcuni reparti, il livellamento verso il basso delle prestazioni e la crescita della mobilità passiva".
"Risposte evasive e fuori tema della Regione di fronte alla richiesta di dati puntuali e aggiornati sulle dimissioni volontarie del personale medico". Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Biancani (Pd), non nasconde la sua totale insoddisfazione rispetto alla risposta ricevuta in Aula alla sua interrogazione. Oggetto del quesito, sottoscritto anche dalla consigliera Micaela Vitri e dal gruppo Pd, era la fuga dei medici dipendenti del Servizio sanitario dalle strutture ospedaliere pubbliche, in particolare nella provincia di Pesaro-Urbino. "Partendo dall'aumento del 39% delle dimissioni nel 2021 rispetto al 2020, segnalato dalla Corte dei Conti in occasione della parifica del rendiconto della Regione - ricorda Biancani -, ho posto una serie di domande per approfondire questa tendenza. Sarebbe stato utile sapere quanti e dove i medici si sono già dimessi e quanti sono i procedimenti in corso di dimissioni volontarie, ma l'assessore ha preferito schivare queste domande, fornendo solo dati, non richiesti, sui pensionamenti. Mi viene il dubbio se questi numeri non sono stai forniti perché particolarmente preoccupanti".
"La realtà - afferma Biancani - è che i bandi restano deserti, cresce il numero dei turni senza copertura, aumenta la presenza di medici privati in corsia con una lievitazione dei costi per il sistema sanitario e, paradossalmente, con un aggravio di lavoro per il personale dipendente. Perché i turni più scomodi, ma meno remunerati, questo va evidenziato, spesso continuano ad essere assegnati ai dipendenti pubblici".
"Il timore - aggiunge Biancani - è che queste dimissioni saranno ulteriormente alimentate dalla riforma sanitaria varata dalla Regione. La chiusura dell'Azienda Marche Nord e la cancellazione del progetto di un ospedale da 650 posti con reparti di eccellenza hanno notevolmente ridotto le possibilità di crescita professionale. La nuova organizzazione prevede un presidio ospedaliero unico all'interno della stessa Azienda sanitaria territoriale, suddiviso in 4 diverse sedi, Pesaro, Fano, Pergola e Urbino. E' incredibile prendere atto che dopo anni di battaglie dell'attuale maggioranza contro il progetto di un ospedale nuovo, come era previsto per Pesaro e Fano, oggi la sua riforma preveda un ospedale unico, non su 2 presidi, ma addirittura con 4 plessi. Il rischio sarà, essendo un ospedale unico, la chiusura di alcuni reparti, un livellamento verso il basso delle prestazioni e la crescita della mobilità passiva". Biancani si domanda "perché un medico di fronte alla prospettiva di dover svolgere turni ancora più gravosi, con una disparità di trattamento economico rispetto ai colleghi del privato e il rischio di dover esercitare in quattro sedi ospedaliere diverse, non dovrebbe valutare le dimissioni per passare alla sanità privata o in strutture più organizzate?".
"Sia il personale sanitario che quello amministrativo - conclude Biancani - è molto preoccupato, perché, con la nuova pianificazione, i turni potranno essere svolti in tutte e quattro le strutture Aggiungo che in Aula è stata anche paventata, da alcuni esponenti della maggioranza, la possibilità che un medico ospedaliero possa, in casi di necessità, svolgere le proprie prestazioni non solo in più ospedali, ma anche nelle strutture sanitarie territoriali.
Questa prospettiva, unita alla chiusura di Marche Nord, difficilmente
potrà bloccare la fuga dei medici".
Andrea Biancani, Vicepresidente del Consiglio regionale