Il Comitato organizzatore della manifestazione di Pesaro del 1°Maggio contesta categoricamente la posizione assunta dal Sindaco Ricci.
La reazione di quest'ultimo è stata infatti nervosa e scomposta e, anziché approfittare dell'occasione per approfondire il tema, si è rifugiato in trincea lanciando accuse infondate ed offensive di "complottismo",
Usando epiteti e aggettivi che troviamo fuori luogo e non veritieri, nei confronti delle persone che lunedì 1° Maggio hanno manifestato in modo pacifico confluendo da tutta l'Italia, basandosi su quello che da tre anni vanno documentando in tutto il mondo scienziati, giornalisti, medici, giuristi, i cui interventi sono costantemente ignorati dalle Istituzioni, nonostante le continue e costanti richieste di dialogo.
Si fa presente che erano presenti Sindacati, APS, Ass. di Imprese, Partiti oltre che cittadini di Pesaro che hanno raccolto oltre 4.000 firme!!
Probabilmente le accuse del Sindaco partono dalla debolezza delle sue scelte che mettono a rischio la città di Pesaro è tutta la cittadinanza.
Si sottolinea che quanto ha detto il Sindaco in merito alle attività degli IZS non corrisponde all'attuale quadro normativo, interamente rivoluzionato anche dell'ottica "One Health", in cui salute degli animali, dell'uomo e dell'ambiente sono diventati inscindibili.
Intanto con l'art. 27 del D.L. n.36/2022 convertito con L.79/22 gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali sono inseriti unitamente ai Dipartimenti di prevenzione in una struttura di nuova creazione denominata "Sistema Nazionale di prevenzione di Salute dai rischi ambientali e climatici"(SNPS) coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, sopra i quali è stata istituita una "Cabina di Regia" composta da 6 persone: due nominati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; 2 designati dal Ministro della Salute e 2 dal Ministro della Transizione Ecologica.
Questo significa che l'autonomia amministrativa e organizzativa che aveva caratterizzato gli IZS fino ad oggi e che li aveva resi, anche grazie alla competenza dei suoi dirigenti, organismi efficacemente improntati sul territorio alla tutela della salute degli animali e indirettamente dell'uomo, non esiste più, essendo gli stessi diretti dall'alto.
Tale norma deve poi essere letta unitamente all'art.1 c°945 e sgg. L.234/2021 e al DPCM 11.7.2022 che istituisce la "Fondazione Biotecnopolo di Siena". Nell'art.2 di tale norma si dice infatti chiaramente che "La Fondazione svolge altresì̀ le funzioni di Hub anti pandemico attraverso una propria e dedicata articolazione denominata «Centro nazionale anti pandemico CNAP»...avvalendosi anche di centri spoke di primo e secondo livello, nonché́ delle reti di sequenziamento dei patogeni per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemiche emergenti, assicurando le necessarie interazioni con i centri coinvolti nello sviluppo di vaccini anche animali secondo il modello onehealth" (e qui potrebbero inserirsi gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, visto che il Direttore dell'Istituto, nel video in cui ha illustrato gli Obiettivi programmatici e strategici 2023-2025 dell'ISUZUM, ha parlato di sviluppo di vaccini animali).
Al comma 5 dello stesso articolo poi si legge: "La Fondazione promuove il coordinamento e l'integrazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)... nell'ambito del contrasto alle pandemie e, in particolare, delle misure rientranti nelle materie di competenza dei Ministeri che compongono la Fondazione e che siano coerenti e/o collegate con gli scopi della Fondazione".
In proposito si rammenta che tra i Ministeri che compongono la Fondazione c'è il Ministero dalla Salute, che è lo stesso che coordina e nomina due persone di sua fiducia nella Cabina di regia dell'SNPS.
Al comma 6 poi si legge: "La Fondazione, nell'ottica del più efficace perseguimento delle finalità statutarie, opera in raccordo con le istituzioni dei territori, tra cui quelle regionali e locali e gli uffici territoriali dello Stato …Università… con le istituzioni del Servizio sanitario nazionale, gli IRCCS, l'ISS...gli Istituti Zooprofilattici sperimentali… ".
Al comma 8 si specifica infine che "La Fondazione, attraverso il CNAP, ha cura di perseguire una proficua collaborazione con l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (DG HERA) della Commissione europea, e più in generale con le altre Istituzioni competenti in ambito internazionale per la gestione delle emergenze sanitarie…".
Sull'Istituzione di HERA e sul suo ruolo fondamentale nell'analisi delle minacce e nello studio dei patogeni emergenti, nonché nella preparazione di "prodotti di risposta" ovvero "contromisure efficaci" (tra cui vaccini e farmaci di nuova generazioni a mRNA) nell'ambito di una "Unione Europea per la Salute" si rimanda al Comunicato Stampa e alla Presentazione di Hera al Parlamento e altri organi UE, documenti entrambi datati 16 settembre 2021 e rinvenibili sul sito della Commissione Europea.
Fondamentali anche i Regolamenti successivi in cui sono individuate le altre istituzioni internazionali interessate, in particolare il 123/2022UE, il Regolamento 2370/21, 2371/2022UE sulle "Gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero" e infine il Regolamento 2372/2022UE.
A tali norme si aggiungono gli importanti poteri che l'OMS si accinge ad assumere con il benestare della Commissione europea, di cui ci si può rendere conto leggendo la cd. "bozza Zero" del trattato Pandemico in discussione all'imminente Assemblea dell'OMS, così come gli emendamenti proposti al Regolamento sanitario internazionale del 2005.
Da quanto sopra si è cercato succintamente di illustrare appare evidente che ragionare sulla base della sola esperienza di ciò che hanno rappresentato gli IZS sino ad ora e del Piano illustrato dal Direttore Regionale dott. Caputo, non offre una prospettiva realistica di ciò che i laboratori di nuova istituzione possono essere chiamati a fare e appare incosciente da parte di un Sindaco, che è la massima autorità di sicurezza e sanità locale sul territorio, fornire rassicurazioni che lo stesso non può dare perché l'utilizzo complessivo di tali strutture non spetta a lui né al Direttore dell'Istituto, il quale ha perso l'autonomia sino ad oggi garantita, unitamente alle competenze che dirigenti preparati e allocati sul territorio erano in grado di assicurare, laddove le decisioni apicali e sull'utilizzo sono adottate altrove.
COMITATO NAZIONALE STOP BIO LAB