Malattia di Ménière, le terapie ora sono a pagamento.

15.10.2023

Interrogazione di Biancani: "La Regione non rivede le nuove scelte, i pazienti dovranno pagare per un servizio che fino ad ora era gratuito". "Le Marche nel 2019 avevano approvato un percorso diagnostico e terapeutico che garantiva visite e terapie gratuite, ora, con la nuova organizzazione i servizi sono a carico dei pazienti".


La malattia di Ménière provoca crisi di vertigini ricorrenti, acufene, sordità fluttuante, nausee e attualmente non ha una cura definitiva, ma vengono solo praticati dei trattamenti per controllare e prevenire i sintomi. Si tratta quindi di una patologia con risvolti invalidanti e la comparsa dei sintomi si ripercuote sulle attività lavorative, sulle altre attività quotidiane e sulle relazioni sociali, provocando un abbassamento notevole della qualità della vita della persona colpita.

"Su segnalazione di alcuni pazienti– racconta Biancani, Vicepresidente del Consiglio Regionale – ho presentato un'interrogazione, sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal Gruppo PD, per chiedere alla Regione come mai l'AST 1 abbia cambiato la modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie, necessarie ad alleviare i sintomi, mettendole a pagamento, mentre prima erano gratuite".

Questa malattia, in base alle statistiche sulle persone che ne sono affette, non è considerata una malattia rara, e nelle Marche le persone colpite sono circa 1.330. L'unico modo per "curarsi" è attraverso visite costanti, trattamenti periodici per ridurre i sintomi e la riabilitazione uditiva. Procedure che sebbene non curino la malattia né riducono l'impatto sulla vita del paziente. Tuttavia, nonostante gli alti numeri di persone colpite, l'evidente impatto invalidante dei sintomi e l'inesistenza di cure efficaci, ad oggi, la malattia di Ménière non è considerata, in Italia, una malattia cronica invalidante, facendo venire meno per i malati una serie di importanti agevolazioni nazionali.

"In risposta alle nostre domande, la Regione ha confermato che, con la nuova organizzazione sanitaria, i servizi saranno a carico del paziente, essendo diventato obbligatorio il ticket, dato che la gratuità del servizio è stata considerata incompatibile con le direttive nazionali. Ricordo che nel 2019, la Regione stesa, in assenza di un riconoscimento nazionale – spiega Biancani - approvò un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) specifico che garantiva visite e terapie in day-hospital completamente gratuite per i pazienti. Tanto che il Reparto di Otorinolaringoiatria della ex azienda ospedaliera Marche Nord è diventato un importante punto di riferimento per il trattamento di questa malattia. La Delibera che istituisce il percorso, tra l'altro, non mi risulta sia mai stata revocata o modificata."

"Ritengo inaccettabile che chi soffre di un male invalidante debba pagare per le cure. Se c'è un problema economico credo sia doveroso che la Regione metta risorse per le cure, invece di scaricare i costi sui pazienti, anche in assenza di coperture nazionali, come già fatto nel 2019".

Andrea Biancani – Vicepresidente Consiglio Regionale Marche