Mozione di Biancani e Vitri: "la Regione non abbandoni i Comuni colpiti dal maltempo che non sono rientrati nel decreto di stato di emergenza.

29.05.2023

Mozione di Biancani e Vitri: "la Regione non abbandoni i Comuni colpiti dal maltempo che non sono rientrati nel decreto di stato di emergenza. La Protezione Civile Nazionale continui i sopralluoghi in tutti i Comuni che hanno segnalato danni".

"Senza procedure straordinarie i lavori rischiano di restare fermi per anni".

"La Regione preveda risorse proprie per le spese non risarcite dallo stato, come è già stato fatto per l'alluvione di settembre, ad esempio, per i veicoli di privati e imprese".

L'allarme lanciato da molti Sindaci della provincia e dal Presidente Paolini, sul mancato riconoscimento dello stato di emergenza, e lo stanziamento dei relativi fondi, non ha lasciato indifferente il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani: "Subito dopo l'alluvione, ho presentato una mozione urgente, sottoscritta dalla Consigliera Vitri e dal Gruppo PD, per impegnare la Regione a chiedere a Roma il riconoscimento dello stato di emergenza. Ora che è stato riconosciuto solo per 7 Comuni, abbiamo presentato un emendamento affinché la Regione si impegni a chiedere al Governo nazionale di continuare i sopralluoghi in tutti i Comuni che hanno segnalato danni così da poterli includere nell'area del decreto di emergenza. Infatti, sono stati esclusi Comuni con ingenti danni e attraversati da strade provinciali danneggiate, che rischiamo di non ricevere fondi".

"Hanno fatto bene i Sindaci a protestare per questo errore, che ci auguriamo sia solo frutto della fretta di dare una prima risposta tempestiva. Molti Comuni colpiti ed esclusi sono piccoli e con i loro bilanci non potranno mettere mano ai danni alle infrastrutture e ai beni pubblici, figuriamoci aiutare le imprese private e le famiglie colpite.

Servono fondi statali per garantire la ripresa dei territori. Nel solo Comune di Pesaro al momento sono stati calcolati 11 milioni di danni, ma siamo convinti serviranno molte più risorse, visto che, ad esempio, nel totale manca il San Bartolo, ancora in fase di stima. La Provincia ha subito, da un prima stima, almeno 25 milioni di danni alle strade e ci sono Comuni, con bilanci da meno di 2 milioni all'anno, che hanno subito più di 3 milioni di danni e che, per fare i lavori, dovranno rinunciare ad altre opere o ai servizi.

Per questo chiediamo che continuino i sopralluoghi della protezione Civile Nazionale, e che la Regione si metta a fianco dei Sindaci e li aiuti a vedere riconosciuti i sostegni di cui c'è bisogno, impegnandosi anche a prevedere risorse proprie, per i danni e le spese che non risarcirà lo Stato. Vogliamo ricordare, ad esempio, che dall'alluvione di Cantiano furono esclusi i risarcimenti per i veicoli delle imprese e dei cittadini, e dovette intervenire la Regione con risorse proprie.

A nostro avviso, servono anche una cabina di regia esterna, un commissario che siano in grado di seguire i lavori e procedure straordinarie o i lavori partiranno troppo tardi. Ad esempio, se non si prevede la possibilità di procedure straordinarie, sul San Bartolo, fortemente colpito dalle frane, che hanno danneggiato sia la strada provinciale che le vie di collegamento di questa con la strada nazionale e con le spiagge, sarà difficilissimo avviare i lavori in tempi utili ad evitare ulteriori danni.

Infatti, seppure il riconoscimento dello stato di emergenza consenta di accedere a fondi speciali, rischia di mancare chi si occuperà di predisporre i progetti e i cantieri in tutte le zone danneggiate, visto che gli uffici tecnici degli Enti sono già sovraccarichi. Per questo, per dare risposte più rapide e predisporre progetti efficaci, servirebbe, oltre alle procedure straordinarie, anche una cabina di regia tecnica che conosca il territorio e coinvolga competenze specifiche, professionisti e aziende specializzate.

Infine - concludono Biancani e Vitri - speriamo che la Regione e il Governo individuino modalità più efficaci per far arrivare i soldi alle famiglie, alle ditte e ai Comuni. Ad oggi, infatti, i sostegni economici ai cittadini e agli imprenditori colpiti dall'alluvione lo scorso settembre non sono ancora arrivati nelle tasche, e per quanto riguarda il terremoto che ha colpito il pesarese a novembre, non sono stati ancora definiti neppure i criteri per l'assegnazione dei fondi ottenuti.

Confidiamo, quindi, che il Consiglio approvi all'unanimità la nostra mozione e che la Regione adotti modalità diverse per liquidare gli aiuti, quelle attuali sono farraginose e richiedono tempi troppi lunghi".


Andrea Biancani – Vicepresidente Consiglio Regionale Marche