Porto, nuova interrogazione. Biancani: "canoni demaniali, dal 2023 il Governo ha previsto aumenti di oltre il 25%. Colpite le realtà sociali, ricreative, sportive e le piccole attività economiche".

"Nuova darsena inutilizzata da anni. Occorre che l'Autorità Portuale faccia entro febbraio un nuovo bando per assegnare i posti barca, prevedendo concessioni più ampie".
"Ho chiesto alla Regione di sollecitare con l'Autorità Portuale l'avvio del bando per assegnare i posti barca, modificandone i criteri al fine di ridurre i costi e di verificare a che punto sia la variante per consentire il diportismo nella nuova darsena" - così il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani, che da anni segue le questioni legate al porto di Pesaro, spiega la nuova interrogazione alla Regione Marche per fare chiarezza sull'uso degli spazi per il diporto e la loro assegnazione.
"La prima cosa che chiedo - spiega Biancani - è che l'Autorità Portuale preveda, entro febbraio, un nuovo bando per l'assegnazione dei posti barca per la stagione 2023 e di modificarne le regole, visto che nel 2021 il bando per 28 posti ne vide assegnare solo 2, con il risultato che per due anni il porto è stato praticamente vuoto."
Il bando, nel 2021, andò deserto per l'aumento dei costi, deciso dal governo, che portò il canone minimo da circa 360 a circa 2700 euro, un aumento del 700% che ha reso, per molti, insostenibile la spesa in quanto a questa vanno aggiunti tanti altri costi sia burocratici che di gestione del posto barca.
Con l'ultima manovra di bilancio il Governo, dal 2023, ha addirittura previsto un ulteriore aumento dei canoni demaniali di oltre il 25% portando il canone annuale da 2700 a circa 3400 euro.
Un aumento che colpisce le attività sociali, ricreative, sportive e le piccole attività economiche.
Visti i costi Biancani ha lanciato un'idea per abbassare i costi dei singoli appassionati, proprietari spesso di imbarcazioni di modeste dimensioni.
"Il canone minimo si applica anche a superfici abbastanza estese, quasi sprecate per un solo posto barca, e questo fa sì che il canone per un'area molto estesa non superi poi di molto le spese per una che rientra invece nel canone minimo. Per questo ho proposto che nel biennio 2023-24, il bando preveda delle aree più grandi (se non un'unica concessione) da destinare alle realtà dell'associazionismo sportivo nautico e del tempo libero, le quali, ottenuta la concessione per uno spazio ampio possono poi gestirlo tra i soggetti interessati, riducendo le spese dei singoli appassionati. Il porto è ricco di associazioni e club che già oggi, ogni giorno, contribuiscono a tenere vivo il porto e hanno le capacità per gestire questa modalità che permetterebbe di utilizzare al meglio anche la nuova darsena a vantaggio di tutti gli appassionati del mare, delle attività commerciali della zona e della città."
"Inoltre - aggiunge Biancani - occorre far uscire il bando quanto prima, non oltre il mese di febbraio, visto che chi si aggiudicherà i posti barca poi dovrà metterli in funzione e serve del tempo, non si può arrivare troppo a ridosso della stagione."
"La seconda richiesta alla Regione - prosegue Biancani - è di verificare assieme all'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, che ha competenze sui porti, a che punto sia l'iter del cambio di destinazione d'uso a favore del diportismo di metà della nuova darsena. Un progetto il cui iter burocratico è iniziato nel 2019, su sollecitazione di tanti appassionati, associazioni e del Comune, e di cui si sono perse le tracce."
"Solo un porto che funziona è in grado di valorizzare e dare sostegno economico alla città circostante e la nautica da diporto può avere dei positivi riflessi sull'economia locale sia in termini di attrattività turistica e valorizzazione del territorio, sia per lo sviluppo di attività economiche artigianali, commerciali e di servizi di ristorazione che essa genera. Per queste ragioni - continua Biancani - aumentare il numero di ormeggi dedicati al diporto è strategico per il suo sviluppo e tutto l'indotto, e, soprattutto, per dare risposta ai tanti appassionati della barca, molti dei quali pesaresi, che non riescono a trovare un posto barca a costi sostenibili."
In questa direzione va una delibera dell'autorità portuale del 2019 che prevedeva una variante localizzata al Piano Regolatore Portuale vigente, per destinare il 50% dell'area Nord della Nuova Darsena alla nautica da diporto. Per rendere operativa la variante occorre un iter preciso, ma questo sembra essersi fermato. A fine 2019, infatti, il Comune ha fatto la delibera di intesa con l'Autorità Portuale, a quel punto occorrevano il parere da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici e la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS da parte della Regione. "Ma di questi ultimi due passaggi non si è saputo nulla - segnala Biancani - per questo ho chiesto alla Regione di verificare con l'Autorità Portuale a che punto sia il parare del Consiglio superiore e se la Regione abbia iniziato le procedure, almeno preliminari, di rilascio del VAS, per capire se all'accordo è stato dato seguito o se è tutto arenato."
"Mi auguro - conclude Biancani - che l'Autorità portuale si attivi in tempi rapidi per il nuovo bando per l'assegnazione dei posti barca individuando la modalità che consenta di abbassare i costi per i singoli appassionati e che ci sia un'accelerazione sull'approvazione della variante d'uso della darsena a favore del diportismo."
Andrea Biancani Vicepresidente del Consiglio Regionale