Putin annuncia la mobilitazione parziale dell’esercito russo

Il Presidente russo Vladimir Putin ha appoggiato la proposta del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe di effettuare una mobilitazione parziale nel Paese e ha firmato un decreto in tal senso, secondo quanto riportato dall'agenzia russa TASS.
"Ritengo necessario sostenere la proposta del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore di condurre una mobilitazione parziale in Russia", ha dichiarato mercoledì.
Quindi Putin non lascia, ma rilancia. Bisognerà vedere se il supporto di un numero maggiore di truppe sarà sufficiente e se a questo seguirà una formale dichiarazione di guerra all'Ucraina. I referendum nelle aree occupate dell'Ucraina, oltre che nelle repubbliche del Donbass, ovviamente non saranno riconosciuti internazionalmente, ma saranno la base per giustificare un intervento più sostenuto e diretto dell'esercito e soprattutto delle truppe provenienti da reparti coscritti che, altrimenti, avrebbero forti limiti nell'intervenire all'esterno del territorio russo. Se questi territori diventano russi allora i coscritti possono essere inviati per difenderli. Però è anche un invito all'Ucraina a fare tutto il possibile, in questi giorni, per rendere impossibili i referendum stessi, soprattutto a Kherson, già sotto attacco. La situazione ora diventa molto più complessa e rigida e la soluzione contrattata si allontana.
Comunque la mobilitazione riporta ai ricordi di momenti molto drammatici precedenti le guerre mondiali. Inoltre questa è una bella grana per il governo tedesco, che dovrà decidere se appoggiare la pace e disarmare, o appoggiare la Commissione e armare l'Ucraina.
Da Redazione