Raffaella Pannuti nel Tavolo tecnico “Salute e Ambiente” a supporto del Ministero della Salute La presidente di Fondazione ANT è l'unica bolognese tra gli esperti chiamati

28.03.2023


"Sono grata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro Orazio Schillaci per avermi dato l'opportunità di mettere al servizio del Paese le competenze che ho maturato in 25 anni di ANT, con il nostro impegno sul fronte della prevenzione oncologica e dell'assistenza anche in aree ad alto impatto industriale e a rischio di inquinamento, quali Taranto e Brescia. E' altrettanto importante e significativa l'attenzione al mondo del Terzo Settore per incidere in modo concreto su due fronti, quello dell'Ambiente e quello della Sanità, ora alle prese con una fase più che delicata per le conseguenze dei mutamenti climatici e l'onda lunga della pandemia. Sono convinta che una maggiore sostenibilità del sistema sanitario passi innanzitutto attraverso modelli misti pubblico-privato sociale e, nello specifico, attraverso l'implementazione dell'assistenza domiciliare come tassello per la salvaguardia dell'ambiente".

Così Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT, risponde all'invito del Ministero della Sanità a partecipare al tavolo tecnico che affiancherà il titolare del dicastero della Salute, Orazio Schillaci, nella gestione delle specifiche dell'amministrazione della Sanità più direttamente connesse con le macroaree dell'Ambiente e delle Politiche sociali. È un deciso passo avanti alla volta di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale delle pratiche sanitarie quello appena sancito dall'istituzione di un pool permanente di tecnici cui spetteranno i delicati compiti di sorvegliare e consigliare l'esecutivo nella "valutazione di problematiche e opportunità di intervento" in materia.

E, proprio a sottolineare il particolare accento posto da questo nuovo soggetto sul versante della prevenzione e dell'adozione di corretti stili di vita quale argine alla diffusione di diverse patologie, assieme al capo della Segreteria tecnica del Ministero, al capo della Segreteria del Ministro e a numerose figure di spicco dell'ecosistema accademico nel nuovo organo, siederà – a titolo gratuito - anche la presidente di Fondazione ANT, Raffaella Pannuti, unica a rappresentare Bologna. Perché, come è noto, lo sfondo del lavoro del Tavolo sarà quello definito proprio dal 'Piano Nazionale per la Prevenzione 2020/2025' e, specificamente, dal quinto dei suoi obiettivi, intitolato appunto 'Ambiente, Clima e Salute'.

Già a monte della sottoscrizione del suddetto Piano, nel 2017, si era già fatto riferimento alla possibilità di varare una 'Task Force Ambiente e Salute' quale "strumento di supporto del Piano per rafforzare la governance, a vari livelli, tra le strutture/istituzioni responsabili". Mentre, parlando di finanziamenti pubblici dedicati, spiccano quelli da erogarsi attraverso gli 'investimenti complementari' (Pnc) afferenti a un Pnrr che già di per sé prevede specifici investimenti relativi al sistema 'Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima'.

Il curriculum

Raffaella Pannuti, nata a Bologna nel 1973, è laureata in Chimica Industriale. Dopo diverse esperienze lavorative e un tesserino da giornalista pubblicista, nel 1998 entra in Fondazione ANT, prima come responsabile dell'ufficio stampa, poi come Segretario Generale e infine nel 2011 ne diviene Presidente.

Dal 2009 a oggi sono più di 50 i lavori in cui è coautrice nell'ambito delle cure palliative.

Dal 2001 ha partecipato come relatrice a più di 60 convegni internazionali e nazionali in ambiente medico e dedicati al Terzo Settore. Nel luglio 2020 è intervenuta durante l'audizione della Commissione Affari Sociali della Camera sulla situazione dei pazienti affetti da patologie oncologiche durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19.

È membro degli Action Groups dell'Unione Europea.

È stata insignita del Paul Harris Fellow, Rotary Foundation nel 2004, lo stesso anno ha ricevuto il Premio Profilo Donna e nel 2016 il Premio Capitani dell'Anno.

Nel novembre 2021 ha ricevuto il Premio Volontariato 2020 assegnato dalla presidenza del Senato a Fondazione ANT per l'impegno profuso in questi anni, e in particolare durante la pandemia, a favore dei malati di tumore.

Da marzo 2022 è vice-presidente di Acer - Azienda Casa Emilia-Romagna della provincia di Bologna.

Profilo Fondazione ANT Italia ONLUS

Nata nel 1978 per opera dell'oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l'assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato oltre 149.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno oltre 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 471 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l'operato dello staff sanitario. Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell'ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d'intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall'avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 231.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e a bordo dei due Ambulatori Mobili - BUS della Prevenzione. I mezzi, dotati di strumentazione diagnostica, consentono di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 111 delegazioni e 63 "da Cuore a Cuore – Charity Point" (luoghi rivolti alla raccolta fondi, ma anche allo sviluppo di idee, progetti e relazioni), dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2021, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati (38%) al contributo del 5x1000 (13%) a lasciti e donazioni (19%). Il 19% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull'impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). L'indagine è stata ripetuta tra il 2020 e il 2021 basandosi sulla Teoria del cambiamento. La ricerca, realizzata sempre da Human Foundation, rileva come a ogni euro investito negli ODO-ANT corrispondano circa 5 euro di beneficio (stime effettuate su valori medi, per un periodo di assistenza di 4 mesi): secondo i vari indicatori, infatti, i benefici economici a favore di assistiti, caregiver e SSN sono di oltre 7 mila euro in media per assistito, a fronte di circa 1.500 euro di costo medio per ANT. ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell'Eubiosia (dal greco, vita in dignità).