Regolamento sul decoro, Frenquellucci presenta tre nuove “disposizioni di attuazione” per «Uniformare gli arredi, vivacizzare le vetrine, assicurare l’igiene del centro storico»

L'assessora ricorda le tappe della strategia corale e partecipata volta al miglioramento dell'immagine e vivilità del Q1.
«Istruzioni ancora più dettagliate per
migliorare - insieme al Quartiere 1 e ai cittadini - l'immagine e la vivibilità
del centro storico» così Francesca Frenquellucci, assessora
all'Innovazione e Coesione, presenta le ultime indicazioni che puntualizzano
quanto indicato nel "Regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio
culturale del centro storico di Pesaro" approvato a giugno 2022 dal Consiglio
comunale.
«Prosegue il percorso rivolto a garantire la bellezza del cuore della città da oltre un anno e che stiamo intensificando, finita l'emergenza Covid, in queste settimane» spiega Frenquellucci. Tappe fondamentali dello stesso sono state, «Lo scorso giugno, l'approvazione del Consiglio del nuovo Regolamento e la recente attivazione dello "Sportello Partecipazione" che il venerdì (dalle 10:30 alle 13 su appuntamento) mi permette di accogliere i cittadini per le loro segnalazioni e proposte (a loro va un immenso "grazie" per il tempo che impegnano per il bene comune). Nel periodo tra l'una e l'altra iniziativa abbiamo svolto numerosi incontri con le attività, controlli della Polizia locale e sopralluoghi con tecnici e residenti. A conferma di una strategia corale e partecipata che continueremo a portare avanti».
L'assessora, entra poi nel dettaglio dei tre approfondimenti, corrispondenti ad altrettanti commi del Regolamento, approvati oggi dalla giunta. Il primo riguarda "L'uniformità nella tinteggiatura e nei materiali per gli accessori di decoro, quali fioriere, rastrelliere, ceneriere". Le disposizioni prevedono (fermo restando quanto previsto per dimensioni e collocazione nel Regolamento per l'occupazione di spazi e aree pubbliche) requisiti di forma, materiali, dimensioni e relative alle essenze vegetali. Gli arredi in oggetto dovranno quindi essere: di forme rettangolari, semicilindriche, cubiche o tronco di cono; fatti di acciaio o ghisa e verniciati in tinta grafite nel rispetto dei RAL previsti.
Le attività e i residenti che non rispettano il regolamento sono soggetti a sanzioni che vanno dai 150 ai 500 euro.
Il secondo prevede la "Possibilità di accordi/convenzioni con i privati che intendano inserire nelle vetrine ed esercizi sfitti, opera d'arte di pittura, scultura e ceramica". «Il servizio Attività economiche, d'intesa con l'assessorato con delega al Decoro, potrà stipulare accordi e intese con i privati, anche attraverso collaborazioni con agenzie e istituti scolastici, per migliorare la percezione visiva delle vetrine non utilizzate. Un intervento che, in via sperimentale, avevamo avviato sotto Covid, a Natale, nelle vetrine delle agenzie di viaggio e che ora pensiamo di rendere più strutturato vista la buona riuscita» puntualizza l'assessora.
Il terzo indica "Ulteriori oneri a carico di conduttori di cani per garantire la pulizia in caso di deiezioni liquide e solide". «Troppo spesso i marciapiedi, le aree verdi, anche quelle in cui sono presenti i giochi per bambini, i portici, gli spazi pedonali, gli arredi e i dissuasori di sosta sono imbrattati di escrementi ma anche di urina animale che contiene ammoniaca e sali minerali componenti che hanno un potere corrosivo in grado di danneggiare persino il metallo e la vernice, come è possibile notare nelle sfere presenti in piazza del Popolo o in via Branca. È necessario quindi raccogliere gli escrementi e pulire immediatamente le deiezioni liquide gettando della semplice acqua per evitare problemi di igiene ambientale e di decoro pubblico».
Chi viola le disposizioni è soggetto alla sanzione di 100 euro.
Frenquellucci sottolinea infine che, «per ottenere un'immagine decorosa del centro storico è fondamentale l'impegno di tutti. Ci siamo già accordati per svolgere ulteriori sopralluoghi insieme agli assessori di competenza e alle società partecipate. Questo perché riconosciamo che è fondamentale che il primo passo spetti all'Amministrazione ma che è necessario che, a seguirlo sia una presa di coscienza, di responsabilità e di senso civico dei pesaresi tutti, che siano cittadini, imprese o enti».