"Un "colpo di stato silenzioso"

è un colpo di stato che avviene senza l'uso della forza, portato avanti da un governo che esercita il potere in modo incostituzionale. In questo caso il colpo di Stato è stato compiuto in tutte le nazioni occidentali quasi contemporaneamente, a partire dai primi anni Novanta.
Per l'Italia, questo colpo di mano è iniziato con la dismissione delle società partecipate e la privatizzazione di servizi che normalmente gravavano sull'erario, come la sanità e i trasporti, seguendo le direttive impartite dall'alta finanza a Mario Draghi il 2 giugno '92, sul panfilo Britannia. Sì, Mario Draghi, che all'epoca era direttore generale del Ministero del Tesoro e che l'allora presidente della Repubblica italiana Francesco Cossiga definì un "vile affarista".
In altre nazioni questo colpo di stato è avvenuto in modo analogo, con una serie di progressive cessioni di sovranità a entità sovranazionali come la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Con l'introduzione dell'euro [nel 2002], la sovranità monetaria è stata tolta alle nazioni aderenti al Trattato di Maastricht, trasferendola alla Banca Centrale Europea, che è una banca privata.
Questa banca decide il tasso con cui finanzia i bilanci nazionali, utilizzando il denaro che queste stesse nazioni le hanno già dato. In pratica, la Banca Centrale Europea chiede interessi su denaro che restituisce solo un centesimo alla volta, e solo a certe condizioni: riforme, tagli alla spesa pubblica, imposizione di leggi che promuovano l'uguaglianza di genere, il diritto all'aborto, l'indottrinamento dei bambini, ecc. Anche l'introduzione dell'obbligo del pareggio di bilancio nella Costituzione [italiana] - come se lo Stato fosse un'azienda - fa parte del golpe silenzioso.
Tutti i membri di questi organismi, compresi gli stessi governanti che sono stati nominati su indicazione di poteri non eletti o che sono riusciti a vincere le elezioni grazie alla manipolazione dell'informazione, sono al tempo stesso servi di gruppi di potere dell'alta finanza o di grandi fondi di investimento - alcuni erano loro dipendenti, come Draghi di Goldman Sachs - altri sono diventati dipendenti dopo la fine del loro mandato.
Così come le agenzie del farmaco e le organizzazioni sanitarie sono composte da ex dipendenti di Big Pharma, che spesso ricevono contratti di consulenza e sono pagati proprio dalle aziende farmaceutiche che dovrebbero tenere d'occhio.
Fino alla pandemia, in pratica, il potere era ancora gestito, almeno formalmente, dalle singole nazioni, e le leggi erano approvate dai Parlamenti. Ma negli ultimi due anni, i Parlamenti sono stati privati dell'autorità, e tutti coloro che il World Economic Forum e altre lobby sono riusciti a piazzare agli alti livelli dei governi e delle istituzioni internazionali hanno iniziato a legiferare contro la Costituzione e gli interessi della Nazione, obbedendo agli ordini impartiti loro dall'alto - "dai mercati", ci dicono - che in realtà è costituito da un numero molto ristretto di multinazionali che fagocitano le aziende concorrenti, appiattiscono le competenze professionali con danno per la qualità del prodotto, e riducono le tutele e i salari dei lavoratori grazie alla complicità dei sindacati e della sinistra.
Insomma, siamo governati da un alto comando di usurai e speculatori, da Bill Gates che investe in grandi aziende agricole proprio alla vigilia dell'emergenza alimentare o in vaccini poco prima dello scoppio della pandemia, a George Soros, che specula sulle fluttuazioni delle valute e dei titoli di Stato e insieme a Hunter Biden finanzia un bio-laboratorio in Ucraina. Pensare che non ci sia un rapporto tra i mandanti di questi crimini e chi li compie ai più alti livelli dei governi nazionali, dell'UE e dell'ONU è segno di malafede, perché anche un bambino potrebbe capire che siamo tenuti in ostaggio da un gruppo di tecnocrati ideologicamente deviati e moralmente corrotti.
I popoli del mondo devono reclamare la loro sovranità, che è stata usurpata dall'élite globalista. Gli istigatori di questo crimine si mostrano con orgoglio al Forum di Davos, alle riunioni della Commissione Trilaterale o del Gruppo Bilderberg insieme a governanti, primi ministri, direttori di giornali e di emittenti televisive, amministratori delegati di banche sociali e di società di capitali, direttori di piattaforme sociali e multinazionali, banchieri e direttori di agenzie di rating, presidenti di fondazioni e sedicenti filantropi.
Tutti questi condividono la stessa agenda - che pubblicano sui loro siti web - e sono così sicuri del proprio potere da affermarlo impunemente - come hanno fatto recentemente Soros e Schwab - che è necessario creare una narrazione da veicolare attraverso i media mainstream, per rendere le loro decisioni accettabili al popolo.
Abbracciano la censura e la manipolazione di massa come instrumentum regni, e ne abbiamo avuto prova sia con la farsa della pandemia che con la propaganda pro-Zelensky in Ucraina.
Dobbiamo capire che i nostri governanti sono traditori della nostra nazione, dediti all'eliminazione delle popolazioni, e che tutte le loro azioni sono compiute per causare il maggior numero di danni ai cittadini. Non è un problema di inesperienza o di incapacità, ma piuttosto di una intentio nocendi - una deliberata intenzione di nuocere.
I cittadini onesti trovano inconcepibile che chi li governa possa farlo con l'intenzione perversa di indebolirli e distruggerli, tanto che fanno molta fatica a crederci. La causa principale di questo gravissimo problema si trova nella corruzione dell'autorità e nell'obbedienza rassegnata di coloro che sono governati.
Anche la Chiesa cattolica, a partire dalla rivoluzione del Vaticano II e soprattutto negli ultimi nove anni del "pontificato" bergogliano, ha vissuto la stessa dissonanza cognitiva: i fedeli e il clero si sono rassegnati a obbedire a meri funzionari cinici che non sono meno corrotti e perversi dei loro omologhi dello Stato profondo - anche se è stato evidente che lo scopo delle presunte "riforme" è sempre stato la distruzione sistematica della Chiesa da parte dei suoi massimi dirigenti, che sono eretici e traditori. E noto che la Chiesa profonda ha fatto ricorso agli stessi falsi argomenti per far passare la dissoluzione dottrinale, morale e liturgica: prima di tutto, la falsa affermazione che quelle riforme sono state richieste "dal basso" e non imposte con la forza dall'alto. Proprio come le riforme pianificate dal Forum Economico Mondiale, dal gruppo Bilderberg e dalla Trilaterale vengono adottate dai loro infiltrati ai più alti livelli delle nazioni e degli organismi internazionali, facendo credere che i loro piani siano ratificati dal consenso popolare."
Di Monsignor Carlo Maria Viganò.