VERA STRATEGIA O SOLO PROPAGANDA?

Il Comune di Pesaro e il suo assessore alla Sostenibilità Maria Rosa Conti hanno presentato il 15 giugno 2023 e quindi deciso di adottare "La Strategia FEVer (Funzioni Ecologiche del Verde)", strategia ancora ai primi passi, ma da come afferma l'assessore che deve ACCELLERARE, sollecitati come scrivono e dichiarano sulla carta stampata e sui social-media dal cosiddetto giorno più caldo, il passato sabato 26 agosto, che ha registrato una temperatura massima di 39° C, cosa che non avveniva da 71 anni, esattamente dal 16 agosto 1952. Ventitré mesi dopo il record storico registrato a Pesaro il 6 luglio 1950 quando il termometro salì a 39,2°.
Su questo ci sono voci contrastanti, a quanto sembra ci sono state altre giornate nel passato che hanno registrato picchi così alti, per esempio: "Caldo estremo e record I dati sorprendono. Il 27 giugno 2022 con 39,4° e il 4 agosto del 2017 sono stati i giorni più estremi dal 1850 ad oggi", si leggeva in un articolo sul Resto del Carlino il 31 gennaio 2023
Già questo a mio modesto parere porta ad una riflessione, "ma fino adesso cosa è stato fatto?", ovvero, se la temperatura fosse stata di qualche grado in meno il problema non sussisteva? Si esce fuori con un articolo o con una paventata soluzione solo quando il problema pare inaccettabile?
Questa è una strategia (1) che esiste già dal 2018, perché fino ad ora non è stata presa in considerazione e quindi attuata?
Investire su programmi a lunga scadenza, se pur importanti, si traduce in una serie di spese dissipative, di chiara impronta ecologista e non strutturali.
Le evocazioni dell'assessore Conti sono operazioni per così dire "cosmetiche" che prevedono una infinita raccolta di dati e una conseguente applicazione di modelli un poco evanescenti, che sicuramente possono rendere lieta la vita dei consulenti ma che non incidono nelle reali dinamiche degli impatti del clima e delle sue manifestazioni, anche volendo partire dai bisogni profondi dell'uomo.
A mio avviso le PRIORITÀ sono altre in questa città; le aree urbane ci sono e vanno conservate e manutenute bene, mentre invece sono mal curate, come tutto il verde urbano.
Prendiamo come esempio gli alvei del Foglia nel territorio comunale: sono lasciati in uno stato indecoroso, ci sono moltissime città che manutengono gli alvei dei loro fiumi come dei veri parchi con alberature curate.
La gestione idrica attiene alla cura degli alvei, alla possibilità di rimuovere la legna senza essere sanzionati, al farsi promotori di progetti tesi all'estrazione di acque profonde e non da pozzi di falda.
Un altro esempio, - gli ALBERI dei parchi urbani cittadini, come quelli lungo le strade sono anche loro lasciati crescere senza le dovute cure. La manutenzione viene sempre svolta in emergenza e non preventivamente, l'intera area del Parco Miralfiore polmone importantissimo e un fiore all'occhiello per Pesaro, è stato ed in parte è ancora, lasciato crescere senza alcun senso, nemmeno i boschi più sperduti della nostra provincia sono lasciati nelle stesse condizioni. – e l'assessore esce fuori adesso con una strategia? Basta attuarne una!
QUELLA DI CURARE BENE QUEL CHE GIÀ ESISTE!
CI SONO ALTRE IMPORTANTI PRIORITA': - l'ETERNIT; la PULIZIA DELLE CADITOIE; la PULIZIA DELLE STRADE; le BUCHE dei manti stradali e delle piste ciclabili; i BORDI STRADALI; le ROTATORIE lasciate senza manutenzione a parte quelle più importanti, oltre a quelle riportate sopra.
Si pensa sempre di seguire e dar risposte agli allarmi momentanei, quando invece basterebbe adoperarsi e seguire con la diligenza del buon padre di famiglia quel che già abbiamo.
Bene quel che è stato presentato, bastava però attuarlo già da prima, la strategia esiste dal 2018 e il Professor Salbitano e i suoi colleghi nelle loro relazioni mettono fotografie (1) del verde urbano ben tenuto e non solo quelle di nuove alberature, queste già esistono e sono tantissime! – Un giorno in un incontro in consiglio di quartiere il presidente di ASPES dr. Luca Pieri, mi disse, "lei non ha idea di quanti alberi e verde abbiamo nel territorio cittadino?", "non facciamo in tempo a finire un lavoro che dobbiamo ricominciare di nuovo a rifarlo, non ci basta il tempo perché le stagioni passano!".
ALLORA! - perché invece di investire in nuove strategie non investiamo incrementando la forza lavoro per curare meglio il territorio comunale e il nostro importante VERDE URBANO?
Marcello Valdinocci - FDI
Consigliere di Quartiere
Quartiere 12 - Pantano
(1)https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/comitato%20verde%20pubblico/strategia_verde_urbano.pdf (Salbitano da pag.133 a pag.136)